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Primavera-La rinascita della natura, e del corpo.

..Primavera, cosa succede alla natura e come accompagnare dolcemente questo cambiamento..

La primavera è una fase naturale del tempo che congiunge l'inverno all'estate. E' un momento di rinascita dove la terra inizia, a poco a poco, a liberare le energie che ha risparmiato nel periodo invernale. Dopo questo periodo è piena di vita da donare ad ogni essere vivente, partendo dai vegetali, agli animali ed esseri umani. Si dice appunto che la primavera faccia parte del processo di espirazione della terra. In breve, i cambiamenti stagionali, a livello energetico, vengono definiti come le quattro fasi naturali che fanno parte della nostra respirazione completa, ovvero la fase di inspirazione, una piccola ritenzione a polmoni pieni, la fase di espirazione e per ultima la ritenzione a polmoni vuoti. Anche se non ce ne accorgiamo in una respirazione giusta e completa queste sono le fasi, chiaramente è difficile rendersene conto perché, purtroppo, i ritmi che una persona mediamente ha in una giornata sono alquanto frenetici e stressanti e questo velocizza la respirazione naturale facendola rimanere più in superfice saltando le naturali fasi di ritenzione. L' Ayurveda, per mantenere uno stato di salute nel corpo, dà molta attenzione alle fasi naturali del tempo, ai cambiamenti climatici, stagionali, perché proprio questi sono governati dagli stessi elementi che governano il nostro corpo e che formano la nostra costituzione. I cinque elementi base che collegano il macrocosmo, ovvero l'universo, al microcosmo, il corpo stesso, sono aria, etere, fuoco, acqua e terra. Questi elementi, nel corpo degli esseri viventi, formano le tre costituzioni base che contengono le loro qualità, vata, pitta e kapha (i tridosha). Ogni cambiamento crea un lieve squilibrio all'interno del corpo, e dato che l'intero universo è governato dagli elementi che formano i tridosha è normale pensare che nel cambio di stagione, ovvero il momento di maggior afflusso energetico e appunto cambiamento,  la nostra costituzione ne risente, soprattutto chi ha una costituzione maggiormente Kapha, che è il dosha preso in causa nella stagione primaverile perché le qualità che caratterizzano questo periodo sono chiaramente kapha, per lo meno all'inizio, e come legge ayurvedica ci insegna il simile accresce il simile. 

 

Ma vediamo un po' cosa significa che la stagione primaverile porta con sé tutte le qualità Kapha. 

Innanzi tutto è governata dagli elementi terra, acqua e fuoco. Questo suggerisce che in fase iniziale, dove terra e acqua prediligono noteremo un clima più umido e fresco. La pesantezza della terra, che forma le basi per una nuova crescita richiederà un notevole sforzo per dare vita, nuovamente, ad ogni fiore, ad ogni vegetale. Le nevi si sciolgono rimpolpando di acqua e vita nuova questo terreno umido ed all'inizio pesante, è un periodo di rinascita, di vita nuova si, ma può risultare molto stancante perché richiede molta energia. Stancante perché, all'inizio risulta meno stabile ed appunto più pesante. È un momento di grande cambiamento e di purificazione dal vecchio, liberando quel che abbiamo trattenuto. A livello di pelle, e di organi, troveremo un terreno all'inizio più impuro perché il corpo si sta liberando. Ma non sempre trova campo libero perché i canali del corpo, solitamente utilizzati per l'eliminazione di queste tossine, si trovano più appesantiti e meno liberi. Questo può causare l'insorgere dei tipici malesseri, raffreddori stagionali.. stanchezza e letargia sono all'ordine del giorno. Come ci viene incontro l'ayurveda in questo??

 

I consigli della filosofia Ayurvedica sono chiari, è un ottimo periodo per dedicarsi alla purificazione del corpo. Prova a fare qualche sauna e bagno caldo. Cura la tua pelle con sostanze naturali ed utilizza l'argilla, ottima per depurare e rimineralizzare la cute del tuo viso. A livello dietetico prediligi cibi che non abbiano caratteristiche Kapha, quindi scegli cibi stimolanti dal sapore piccante, amaro ed astringente. La sera mantieniti leggera e cerca di non dormire eccessivamente, perché andare oltre potrebbe disequilibrare il tuo Kapha già in eccesso. 

 

Kapha è il dosha, l'umore, che forma la struttura del corpo e come tale ha una natura di origine pesante. La sua sede principale, dove si forma maggiormente nel corpo, è il torace e soprattutto lo stomaco. Per questo avrai bisogno di agire soprattutto su queste parti del corpo andandole a riattivare spesso.

 

PRATICA YOGA SPECIFICA..

La primavera è un ottimo momento per stimolare la tua energia e naturalmente per stimolare il sudore, purificando ancora di più il tuo organismo, praticando Yoga. Lo Yoga è una disciplina  completa e ricca di posizioni che ti possono aiutare ad accompagnare questo periodo. 

-Utilizza posizioni di torsione da aggiungere alla tua pratica che, confronto al resto dell'anno, dovrebbe essere poco più stimolante! Queste appunto lavorano sul cambiamento del corpo accompagnandolo e vanno a stimolare, al centro del tuo addome, Agni (il fuoco digestivo) che aiuta a bruciare ed eliminare le tossine in eccesso accumulate e che creano pesantezza dando nuova vita e salute a tutto il tuo corpo. 

Parlando di torsione, Ardha Matsyendrasana è ottima per questo scopo. Come entrare in posizione? Siediti sul tappetino e distendi le gambe in avanti con i piedi a martello.. piega la gamba sinistra portando il tallone sinistro verso il gluteo destro, piega la gamba destra portando il piede oltre il ginocchio sinistro. Gira il torace verso sinistra posizionando la mano sinistra dietro il corpo, il gomito del braccio destro è appoggiato oltre il ginocchio destro ed intensifica la torsione del torace effettuando una profonda "strizzatura" nell'addome. Se ti riesce difficile prova a mantenere la gamba sinistra distesa e la destra la pieghi portando il piede destro oltre il ginocchio sinistro, la posizione delle braccia non cambia perché il torace si gira sempre a sinistra poggiando la mano sinistra dietro al corpo ed il gomito del braccio destro oltre il ginocchio destro per intensificare la torsione. 

-Per ritrovare il tuo equilibrio pratica Vrksasana, la posizione dell'albero. Ascolta i cambiamenti che si celano nel tuo corpo tra un lato e l'altro. Per entrare correttamente in posizione mettiti in piedi sul tappetino con le gambe aperte quanto i tuoi fianchi. Attiva il pada bandha premendo bene al pavimento tutta la pianta del piede, le dite sono bene aperte e la tua attenzione è dell'appoggio che percepisci in tutta la pianta del piede. Sposta il peso del corpo da un piede all'altro senza alzarli dal pavimento e quando ti senti pronta rimani con il peso del corpo sul piede destro. Ascolta il tuo respiro e focalizza lo sguardo su un punto per mantenere l'equilibrio. Quando ti senti stabile piega la gamba sinistra posizionando la pianta del piede sinistro oltre in ginocchio destro, all'interno della coscia. Unisci i palmi delle mani al centro del cuore e se ti senti in equilibrio allunga le braccia, con le mani unite, oltre la testa. Se fai fatica a mantenere l'equilibrio prova a mettere il piede sinistro vicino alla caviglia destra o sul polpaccio destro. Prediligi l'apertura dell'anca sinistra spingendo un poco indietro con il ginocchio piegato.

-Per stimolare l'addome va benissimo anche Navasana, la posizione della barca che è bellissima perché aiuta ad aumentare il tuo equilibrio, a rinforzare gli addominali e la tua concentrazione. Per praticarla correttamente ti siedi sul tappetino piegando le gambe, afferra le ginocchia con le mani ed alza i piedi dal pavimento portando il peso del corpo sugli ischi ed inizia a dondolarti dolcemente. Poggia i piedi al pavimento, rinforza l'addome portando all'interno l'ombelico e solleva i polpacci portandoli paralleli al pavimento, i piedi a martello e le braccia sulla linea dei tuoi polpacci. Importante mantenere l'allungamento della schiena, il torace bene aperto e le spalle lontante dal collo. Quando perfezioni questa posizione puoi intensificarla afferrando gli alluci con il dito indice e medio e distendere verso l'alto le gambe. 

-Un'altra posizione che puoi praticare è Pascimottanasana, la posizione della pinza che insegna l'abbandono e l'arrendevolezza al cambiamento. Inoltre fornisce un notevole allungamento della parte posteriore del tuo corpo, ma ricorda, da praticare verso la fine della pratica in modo da sfruttare al meglio il calore che si è formato nel tuo corpo durante tutto il movimento. Ti siedi sul tappetino con le gambe distese, cerca di mantenere appoggiati bene al pavimento i glutei, l'allungamento della schiena verso l'alto, le spalle lontane dal collo e rilassate. Per iniziare inspira allungando le braccia verso l'alto, espirando piegati in avanti afferrando le gambe, caviglie o piedi con le mani. Non incurvare la schiena ma mantienila dritta. Il tuo respiro è al centro del tuo cuore, porta all'interno l'ombelico ed utilizza il tuo respiro per intensificare l'allungamento. Inspirando apri poco di più il torace ed allunga la schiena verso l'alto, espirando cerca di avvicinare quanto possibile l'addome alle cosce.

- Per preparare questa posizione pratica all'inizio Uttanasana, un asana che permette di allungare intensamente tutta la parte posteriore del corpo utilizzando la forza di gravità che ti spinge verso il basso. Ti prepari in posizione in piedi della montagna, con le gambe all'apertura dei tuoi fianchi e le braccia lungo il corpo. Inspirando apri le braccia al cielo cercando un intenso allungamento, espirando apri le braccia e contemporaneamente ti pieghi verso il basso. La respirazione è nel tuo torace, l'ombelico rientra come se volesse arrivare alla spina dorsale. La tua schiena, la testa ed il collo sono rilassati verso il basso. Se senti troppa tensione nella parte posteriore del corpo piega le gambe leggermente, questo ti permetterà di mantenere la tua colonna più dritta possibile senza curvarla troppo. Oppure con le gambe distese appoggia le mani sulle cosce, guarda avanti e mantieni la schiena dritta. Usa sempre il tuo respiro per intensificare l'allungamento, sempre nell'espiro. Utilizza questa posizione soprattutto all'inizio della pratica.

 

-- Se hai piacere di provare questa piccola sequenza di posizioni clicca sull'immagine sottostante, verrai reindirizzata ad un piccolo articolo interno che ti indica come riscaldare e preparare il corpo con due semplici posizioni che lavorano sull'apertura del torace e delle braccia.. ti consiglio di aggiungerle al tuo riscaldamento iniziale --

In ordine: Vrksasana, Ardha Matsyendrasana, Paripurna Navasana, Uttanasana
In ordine: Vrksasana, Ardha Matsyendrasana, Paripurna Navasana, Uttanasana

Aromaterapia e Dosha Kapha

La primavera è una stagione che tende ad aggravare l'umore kapha nel corpo perché, come detto in precedenza, ha qualità uguali e in natura, da sempre, la regola del simile che aumenta il simile è molto reale e per mantenere l'equilibrio bisogna integrare nel corpo qualità diverse dalla nostra natura. Ciò che lo caratterizza sono le qualità freddo- umido, lento e pesante, tutte similitudini che si trovano in natura in questo periodo dell'anno. Kapha è ciò che forma e da struttura in tutto, partendo dalle ossa ai muscoli.. è un elemento pesante perché regola la formazione ed appunto sta alla base di tutto. E' un elemento molto fluido, colloso e la sua sede è principalmente nei polmoni e nello stomaco dove forma il muco. Durante la primavera è molto facile che si congestioni perché, la natura intorno a noi è in continuo mutamento, tutto si risveglia e la terra inizia, a poco a poco, a rilasciare l'energia accumulata nella stagione invernale risvegliando le piante, i fiori quindi anche l'aria è satura di pollini che, entrando nel corpo, vanno ad appesantire il tratto respiratorio, il quale per proteggersi crea ancor più muco dando il via ai piccoli fastidi tipici di questa stagione. Molto utile, in questo caso applicare il Neti, ovvero una pulizia ayurvedica che si fa irrigando le narici con acqua e sale biologico, questo aiuta a pulire e sfiammare il naso (ultile per chi soffre spesso di raffreddore) Per dare contro a questa tendenza ed aiutare il corpo all'enorme cambiamento, senza appesantirsi ulteriormente e purificarsi in modo adeguato, arriva un aiuto anche dagli oli essenziali che in combinazione con le pratiche di Yoga, l'alimentazione corretta ed una routine adeguata, hanno degli enormi benefici sul sistema corpo-mente.

 

Miscele per il corpo

Olio per il corpo:

Per aiutare ed aumentare la purificazione, quindi la liberazione di tossine che si trovano nel corpo in forma di liquido in eccesso puoi miscelare, insieme al tuo olio naturale per il corpo ( può essere Olio di Mandorle dolci o meglio Olio di Jojoba, che riscalda e promuove la circolazione sanguigna) delle gocce di olio essenziale quale: cipresso, arancio dolce, timo, eucalipto. Puoi miscelare, per 250 ml di prodotto, 5/6 gocce di olio essenziale per tipo.

 

Olio per l'addome:

Kapha si riduce in modo naturale se Agni, il fuoco digestivo viene stimolato. Una serie di oli essenziali riscaldanti possono stimolarlo quali: basilico, prezzemolo, timo

 

Olio per la pratica:

Prima della tua pratica Yoga, se non soffri già di raffreddore o influenza, puoi miscelare al tuo olio naturale qualche goccia di camomilla o coriandolo.

Dopo la pratica per stimolare la circolazione ed alleviare il senso di fatica, oppure il dolore naturale nei muscoli, puoi applicare 1/2 gocce di menta piperita veicolandola sempre con un olio naturale, ma attenzione perché la sensazione di fresco rimane nel tempo e può dare fastidio quindi se sei freddolosa evitalo.

 

Olio per l'ambiente:

Aggiungi al tuo profumatore 5/10 gocce di Olio essenziale scegliendo tra: Gelsomino, camomilla o cannella, arancio, basilico, limone o lemongrass. Oppure puoi miscelarne 2 a scelta mettendo 4/5 gocce di uno e 4/5 dell'altro.


Per donarti colore alla vita quindi gioia e creatività: olio essenziale di arancio, mandarino


Per dare luce ed energia all'ambiente: bergamotto, litsea


Mudra per disintossicare il corpo..

 
Un' altra bellissima pratica da abbinare all'esercizio fisico ed all'aromaterapia sono i mudra delle mani, sigilli speciali energetici fatti con le dita. 
Un mudra in particolare per la disintossicazione di corpo e mente è proprio questo rappresentato in foto, da fare con entrambe le mani. Porta la punta del pollice alla base interna dell'anulare, le altre dita rimangono distese. Questo semplice mudra si può fare in abbinamento ad altre tecniche, durante un impacco detossinante con l'argilla sul viso, sul corpo. Approfittane delle pose per sdraiarti e riposare, nel mentre esegui il mudra con le mani, dai 15 ai 30 minuti al giorno nel periodo che scegli per la tua purificazione. Questo sigillo aiuta ad eliminare le tossine e le scorie accumulate, inoltre aiuta a liberare la mente da brutti pensieri, vecchi ricordi e risentimenti, cattive abitudini, difetti, paure e molte altre energie pesanti che risiedono nella nostra anima. Utilizzando queste semplici pratiche si inizia a fare spazio, nel corpo e nella mente, come succede in natura, per qualcosa di nuovo e speciale!!
Buona Pratica
Namastè
Elisa

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